CRATER TYRE CT4.0

Macchinario brevettato per la lavorazione delle imperfezioni degli pneumatici

Macchinario in grado di caricare in automatico dalla monorotaia lo pneumatico e portarlo all’interno della cella. Dotato di un avanzato scanner 3D, un braccio robotico a sei assi scansiona la carcassa in cerca di impatti e difetti da cancellare automaticamente, eseguendone poi il trattamento con un nuovo sistema di lavorazione che garantisce un più veloce ed efficiente cambio degli utensili: il braccio robotico con lo pneumatico, esegue le operazioni lavorando la gomma sugli utensili, fissati e intercambiati dal nuovo centro strumenti in tempi più rapidi, per un trattamento più efficace. Gli utensili sul mercato sono personalizzabili, come una spazzola abrasiva e una mola convenzionale per eliminare eventuali tracce di ruggine, senza danneggiare il nastro metallico dello pneumatico. Con un impatto in termini di miglioramento della qualità del lavoro, Crater Tyre CT4.0 è in grado di aumentare la produttività, ridurre i costi e preservare la salute degli operatori soggetti a sporcizia, fumi, inquinamento ambientale e acustico durante le operazioni manuali tramite una cabina di tenuta ermetica.

Nuovo centro strumenti: cambio utensili riprogettato che riduce i tempi di cambiata di oltre il 50%

Sistema di visione brevettato

Aumento produttività e qualità

0 inquinamento ambientale e acustico

SPECIFICHE TECNICHE
Dimensioni 3600 larghezza x 2400 profondità x 2300 altezza (mm)
Peso 3.8t
Alloggiamento pneumatici Da 16″ a 24″ x larghezza massima 500mm
Pneumatici processabili Da 16″ a 24″ x larghezza massima 560mm
Lavorazione media 4 secondi a cratere da 20 larghezza x 20 profondità (mm)
Rilevazione minima 2 larghezza x 2 profondità x 0.5 altezza (mm) impostabile da parametro
CARATTERISTICHE
  • Mandrino meccanico multi diametro
  • Assistenza online
  • Manuale uso e manutenzione in italiano e inglese
  • Certificazioni UL e CE
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Con Crater Tyre CT4.0, Italmatic Robotics & AGV dà vita a una nuova generazione di macchine a shearografia, per il controllo non distruttivo degli pneumatici nuovi e usati, da 13″ a 24″.

L’impianto

La nuova Crater Tyre CT4.0 è dotata di un sistema basculante che permette il caricamento verticale dello pneumatico, più veloce ed efficiente rispetto al tradizionale caricamento orizzontale, grazie a un sistema di rulli di accumulo, completato da nastri siliconati, che evita lo slittamento della gomma durante il processo di movimentazione. La macchina può essere dotata di due diversi sistemi di scansione a seconda della necessità del cliente nel scansionare la corona o i fianchi dello pneumatico. Entrambi i sistemi di scansione, oltre ad identificare con precisione la presenza di difetti sullo pneumatico, evidenziano il loro volume, consentendo all’operatore di capire se il pneumatico è ricostruibile o meno, rilevando i difetti con relative informazioni di dimensione e contorno. Il sistema software della macchina a shearografia può interagire con server esterni, tenendo traccia dello storico del numero di difetti per pneumatico, dalle loro dimensioni alla loro posizione sulla carcassa ispezionata, identificabile attraverso RFID, codice a barre o QR-code. Dal pannello di controllo è possibile selezionare l’area di scansione dello pneumatico: corona, corona e lato superiore e/o inferiore. 

Il sistema di visione
  1. Se il cliente necessita di una scansione della corona dello pneumatico, una speciale telecamera ad alte prestazioni, con una risoluzione fino a 48MP, fornisce due immagini della corona a 360°: a pressione ambiente e a vuoto per identificarne i difetti.
  2. Se il cliente necessita di una scansione dei fianchi dello pneumatico, un sensore 3D ad alta precisione scansiona lo pneumatico ruotando a 360°, includendo i talloni inferiore e superiore. La scansione, una panoramica dinamica paragonabile a un video speciale, consente all’operatore di analizzare il fianco dello pneumatico da un’unica immagine, fornita a pressione ambiente e a vuoto, per una migliore identificazione delle imperfezioni. Una tecnica migliore rispetto a quella utilizzato dai macchinari della concorrenza, che eseguono scansioni settoriali. Entrambi i sistemi di scansione, oltre ad identificare con precisione la presenza di difetti sullo pneumatico, evidenziano il loro volume, consentendo all’operatore di capire se il pneumatico è ricostruibile o meno, rilevando i difetti con relative informazioni di dimensione e contorno.

“Grazie a Crater Tyre CT4.0, abbiamo migliorato la nostra produttività, aumentato la qualità della produzione, migliorato la salute e la sicurezza dei nostri operatori. In questo modo è possibile ridurre il numero di difetti e semplicemente abbreviare il tempo di sbrigliamento, che è l’operazione più lunga nel processo di ricostruzione. A differenza degli esseri umani, l’intervento del robot è fatto in modo non aggressivo”

Gaétan Jouve
Direttore dello stabilimento Bandag di Rodano
2018